Medjugorje, 25 febbraio 2017
"Cari figli,
oggi
vi invito a vivere profondamente la vostra fede e a pregare l'Altissimo
affinché la rafforzi, cosicché i venti e le tempeste non possano
spezzarla.
Le
radici della vostra fede siano la preghiera e la speranza nella vita
eterna.
Già
adesso, figlioli, lavorate su voi stessi, in questo tempo di grazia nel quale
Dio vi dona la grazia affinché attraverso la rinuncia e la chiamata alla
conversione siate uomini dalla fede e dalla speranza limpide e
perseveranti.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata".
Commento di Padre
Livio di Radio Maria al messaggio del 25 febbraio
Questo messaggio è incentrato sulla fede, la Madonna è
venuta qui a Medjugorje ed è rimasta così tanto tempo
per risvegliare la fede.
La Madonna è perfettamente
consapevole, insieme alla Chiesa, della grande crisi di fede del nostro tempo. Tale
crisi è partita dai paesi occidentali ed in particolare dall’Europa e ha
generato una grande apostasia, cioè l'abbandono della fede da parte di molti
cristiani che si dilata sempre più, anche se non mancano segni di speranza di
tante persone che riscoprono la fede. Anzi è proprio la Madonna stessa che con
la Sua presenza aiuta moltissimi a scoprire la fede.
La Madonna stessa a Medjugorje ha detto che il Credo è la preghiera
che ama di più e questo è un modo per farci capire quanto sia importante che la
nostra professione di fede, il Credo,
sia fatta con il cuore.
Vuole che questa fede sia vissuta, che
quello che crediamo lo viviamo. Se noi crediamo in Dio, dobbiamo vivere in
amicizia con Dio, dobbiamo vivere seguendo l'esempio di Gesù Cristo, anche
portando la croce.
Quando la nostra fede è radicata in Gesù Cristo, tanto che con Lui
abbiamo stretto un'amicizia profonda, le tempeste, le persecuzioni, le
tentazioni, le disgrazie e i venti delle false dottrine non possono spezzarla.
Se invece la fede non è forte,
basta poco, una prova, ad esempio muore una persona e si sente dire: “non credo
più in Dio”. La fede messa alla prova mostra se è radicata o meno. Come fare a radicare la fede?
“Le radici della
vostra fede siano la preghiera e la speranza nella vita eterna”, ci dice la
Madonna. Perché la preghiera? Perché se la fede è una
lampada, la preghiera è l'olio della lampada.
Noi nella
preghiera entriamo in contatto con Dio, con la Santissima Trinità, con Gesù che è l'accesso che ci porta al
Padre, con Maria, con gli Angeli, con i Santi, con la preghiera entriamo nel
mondo soprannaturale, Dio viene ad
abitare nel nostro cuore.
Mediante la
preghiera coltiviamo un'amicizia, un affiatamento che poi ci aiuta a superare i
momenti difficili.
Attraverso la
preghiera, noi alimentiamo non solo la fede, ma anche la speranza: “la
speranza nella vita eterna”.
La
Madonna quasi ogni volta nei suoi messaggi ci ricorda la vita eterna.
Perché?
Perché attraverso la fede noi vediamo la
vita come un pellegrinaggio e in questo pellegrinaggio noi alziamo gli
occhi verso la meta che è il Cielo, dove non c'è più la sofferenza, dove non c'è più la morte, dove
Dio asciuga le lacrime dai nostri occhi, dove c'è la beatitudine, la gioia, per
cui anche noi, come San Francesco, possiamo dire: ”tanto è il bene che mi aspetto, che ogni pena mi è diletto”.
Quindi la preghiera e la speranza della vita eterna ci aiutano a superare
i momenti difficili della fede.
Poi
la seconda parte del messaggio che è connessa alla prima perché l’obiettivo è
che dobbiamo essere uomini di fede e di speranza limpidi e perseveranti. “Già adesso,
figlioli, lavorate su voi stessi, in questo tempo di grazia”, ed
è chiaro il riferimento della Madonna al fatto che stiamo entrando nel tempo di grazia della Quaresima.
In questo tempo di
grazia noi siamo chiamati a continuare nel cammino di conversione, a procedere
più speditamente su questa strada, o a convertirci, se siamo sulla via
sbagliata, sulla via del male, sulla via spaziosa che sembra allettante, ma che
porta alla rovina, a fare la curva a “U” ed entrare sulla via della salvezza.
“Dio
vi dona la grazia affinché attraverso la rinuncia e la chiamata alla
conversione siate uomini dalla fede e dalla speranza limpide e perseveranti”.
Il tempo della Quaresima è tempo di preghiera, di conversione e di
rinuncia. La parola rinuncia è già stata spiegata tante volte dalla
Madonna. Le rinunce sono tante e la Madonna ha proposto il digiuno a pane e acqua il mercoledì e il venerdì, certamente
molto più rigoroso di quello proposto dalla Chiesa che è più blando.
Ma la Madonna ha
detto che possiamo rinunciare anche a
tante altre cose, alla televisione, all’effimero, a tanti piccoli vizi come
l’alcool, il fumo. La Madonna ha detto che ognuno
di noi sa a che cosa deve rinunciare.
Attraverso la
rinuncia si sviluppa in noi un distacco dall’effimero e questo spalanca in noi
la fame di Dio, la fame di Eternità, il desiderio di Dio.
Ogni piccola
rinuncia fatta col cuore porta a quella che è la rinuncia delle rinunce cioè la rinuncia al peccato, la rinuncia a
satana e quindi la decisione di
camminare sulla via della salvezza.
In Quaresima
dobbiamo intensificare la preghiera, fortificare la fede attraverso le rinunce
in modo tale da essere “uomini dalla fede e dalla speranza limpide e
perseveranti”. Cosa vuol dire limpide? La fede è la fede, non si può
selezionare la fede sulla mia misura, “la fede fai da te”, noi dobbiamo entrare
nella misura di Dio, non fare entrare Dio nella misura della nostra finitezza.
“La fede fai da te” è una grande tentazione, non possiamo rinchiudere Dio nella
nostra mediocrità rendendo la fede a nostra misura, Dio ci chiama a superare la nostra mediocrità.
La fede limpida è la fede senza sconti, senza compromessi,
come ideale verso il quale siamo in cammino. Lo sappiamo che non c’è mai
identità tra ciò che siamo e ciò che dovremmo essere, però dobbiamo essere in cammino. Se
Dio ci vede in cammino ci dà la grazia, ci aiuta.
E poi perseveranti, se uno non persevera non
arriva da nessuna parte.
Quindi riprendere
ogni giorno il cammino della santità, la via della salvezza, ogni giorno faccio
le mie scelte vivendo per Dio, perseverante
nella preghiera quotidiana,
perseverante nelle mie rinunce quotidiane.
Non è
che inizio la Quaresima con il programma di rinunce il Mercoledì delle Ceneri e
alla prima Domenica di Quaresima mi sono già stufato.
Se costruiamo una
casa per metà e poi la lasciamo lì per degli anni va in rovina e questo molte
volte è vero anche per il nostro edificio spirituale.
La perseveranza, Gesù nel deserto ha
pregato e digiunato per 40 giorni e 40 notti, dopo sì che ha potuto respingere
le seduzioni del maligno.
Quindi la Madonna
ci dà il programma della Quaresima: intensificare la preghiera, fare un programma di rinunce e nel
medesimo tempo mettere a fuoco il nostro
cammino di conversione.
N.B. Il testo
di cui sopra può essere divulgato a
condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it